Interventi spot? No, presidio permanente

Mi occupo di leadership da quando, giovane formatore sul tema del total quality management, mi rendo conto che anche il più raffinato sistema di processi, se governato da persone poco coinvolte, non può garantire risultati soddisfacenti.

L’organizzazione per processi impone infatti un esercizio della leadership diffuso al quale nessun process owner può sottrarsi. Ma non basta. Affinché un sistema di processi garantisca risultati soddisfacenti, occorre che partecipino all’esercizio della leadership anche quelle figure che, pur non appartenendo alla struttura gerarchica del’organizzazione, si sentono di spendersi personalmente per il miglioramento dell’ecosistema-impresa.

Da qui deriva la mia convinzione che occorra potenziare la leadership di ruolo (quella dei process owner) e favorire l’eco-leadership (leadership per scelta).

Al fine di divulgare questa idea, pubblico nel 2002, con Sperling & Kupfer, La leadership secondo Peter Pan, librino che mi ha dato molte soddisfazioni e che è stato tradotto in varie lingue tra cui il giapponese e il coreano.

Mi domando allora quali modelli di leadership siano più funzionali a supportare i processi aziendali e propongo come il focus discriminante sia rappresentato dalla promozione della crescita delle persone. In fondo anche l’esercizio della leadership, come avviene per il sentimento amoroso, può generare relazioni fondate sulla promozione della libertà e del “bene” dell’altro o sulla dipendenza e la svalutazione. Propongo questo parallelismo in un seminario che ho replicato in centinaia di edizioni, Leadership e Amore, dal quale nel 2006 deriva la pubblicazione, sempre con Sperling & Kupfer, dell’omonimo libro.

Ma qual è la più potente leva per promuovere la crescita degli individui? Si è portati a pensare che la crescita di un individuo sia determinata dalla progressiva riduzione delle carenze. Col mio libro Il manager mancino (Sperling & Kupfer 2008), suggerisco l’idea che la più potente leva per promuovere la crescita delle persone, sia invece rappresentata dalla finalizzazione del talento e propongo il seguente principio manageriale: non cercare persone di talento, cerca il talento nelle persone.

Negli ultimi anni, in buona parte dedicati al talent coaching, approfondisco il tema dell’empowerment e pubblico con Feltrinelli Il coraggio di essere te stesso e Il dono dell’imperfezione, oltre a diverse opere con l’etichetta editoriale del mio Studio, Shamba Edizioni con cui pubblico nel 2021 Verso un mondo nuovo, scritto con la partecipazione di Andrea Percivalle e Monica Mazzucchelli.

Oggi sento il desiderio e la responsabilità di mettere questo patrimonio di esperienze a disposizione di quelle imprese che desiderano presidiare in modo permanente la diffusione e il potenziamento della leadership nell’organizzazione.

Come? Non tanto attraverso interventi spot, ma grazie a strumenti che favoriscono il consolidamento delle nuove pratiche.

Your Way, il percorso talent coaching volto ad alzare il livello di coscienza sulla propria sfida di crescita e sui propri fattori di successo

Empowerment System, la soluzione interamente digitale per formare i team leader a un efficace esercizio della leadership.